Nel 1958 le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime si aggressione. Nata inizialmente per sensibilizzare alla tematica dei traumi subiti dai bambini coinvolti nei conflitti armati, la giornata ha presto esteso l’attenzione ad ogni forma di aggressione e abuso in cui i minori possono essere coinvolti.

La crescente attenzione, nata a seguito dei due conflitti mondiali, verso la salute mentale e fisica dei bambini che hanno subito traumi, ha portato a generare una maggiore consapevolezza verso quel tipo di trauma che non dipende da una guerra ma che troppi minori vivono quotidianamente nelle proprie case, scuole e palestre. Quando si parla di abuso su minori ci si riferisce a “qualsiasi azione od omissione da parte di un genitore, familiare o persona che ha cura del minore, da cui conseguano la morte, gravi danni fisici o psichici, e atti o sfruttamento sessuali”.

Tali comportamenti danneggiano gravemente lo sviluppo psicofisico del bambino, impedendogli di cresce serenamente, e possono essere ricondotti a quattro categorie principali: abusi fisici, abusi sessuali, patologie delle cure ed abusi psicologici.

È importante, per garantire la tutela dei minori, che familiari, educatori ed altre figure che vi siano a contatto, sappiano riconoscere i segni del maltrattamento in modo da intervenire tempestivamente contattando le autorità.