Cos’è la socializzazione?
La socializzazione è il processo attraverso il quale l’individuo diventa un essere sociale che si integra in un gruppo o in una comunità. Questo implica che lo sviluppo della personalità non è determinato né solo da fattori genetici né solo da fattori ambientali, ma dall’interscambio tra individuo e ambiente.
La socializzazione comporta l’integrazione e l’adattamento dell’individuo in varie strutture sociali quali la classe, la famiglia, la scuola e l’ambiente di lavoro.
In ambito psicologico
In psicologia, il concetto di socializzazione viene usato per indicare i processi di sviluppo della personalità in diversi contesti storici e sociali, e in particolare nell’interazione con la famiglia.
Il processo di socializzazione fa quindi riferimento all’acquisizione di modelli comportamentali rappresentati dai genitori e allo sviluppo dell’individuo come attore indipendente di un insieme di relazioni sociali.
Nell’ambito della psicologia l’accento viene posto sui processi di interazione tra genitori, educatori e bambini e la socializzazione viene considerata come un processo di sviluppo e di formazione della personalità che dipende dal patrimonio genetico ma anche dall’interazione dell’individuo con l’ambiente, quindi possiamo definirla come un processo di sviluppo individuale che si estende per tutto il corso dell’esistenza.
Questo complesso processo si basa sulla capacità di agire dell’individuo e contribuisce a formare il soggetto sia come membro della società che come personalità unica.
Problemi di socializzazione
La difficoltà a socializzare in modo efficace non dipende sempre e solo dalla timidezza o dall’introversione, anche se questi fattori la influenzano, non sono i soli.
Le abilità o difficoltà di relazione sono strettamente legate al periodo dell’infanzia, in cui si interiorizzano inconsciamente le regole relazionali trasmesse dalle figure di riferimento.
Inoltre anche ambienti familiari disfunzionali, autoritari o abusivi, con scarsi contatti sociali, favoriscono la presenza di difficoltà relazionali.
Non tutto però ha origine nell’infanzia, infatti a volte i problemi di socializzazione possono essere di natura psicologica o neurologica come ad esempio il disturbo dello spettro autistico, in cui rientra anche la sindrome di Asperger che può spiegare il perché di problemi d’interazione sociale; ansia e stress possono limitare e ostacolare le capacità di socializzazione; alcune condizioni psicologiche tra cui ad esempio il disturbo antisociale di personalità, la fobia sociale o l’agorafobia possono influire negativamente sulle capacità di socializzazione.
A chi rivolgersi?
La psicoterapia cognitivo comportamentale mira a modificare i pensieri disfunzionali dell’individuo e a offrire migliori capacità nell’affrontare le situazioni temute.
Le convinzioni disfunzionali “entrano in funzione” quando una persona deve affrontare una situazione sociale e quindi esporsi ad un possibile giudizio altrui, facendo cosi entrare in gioco anche l’ansia e la conseguente sensazione di perdere il controllo.
Come già detto uno dei problemi della socializzazione può essere la fobia sociale, in questo senso la psicoterapia mira a insegnare le abilità per gestire al meglio le situazioni sociali, tra cui tecniche per la gestione dell’ansia e per gestione dell’interazione verbale.
Può essere svolta individualmente o in sedute di gruppo, ove possibile, in quanto già la seduta stessa diventa una situazione sociale.